“Ambire ad una Capitale moderna con una vivibilità sempre crescente, promuovendo la riconnessione tra i territori oggi separati da importanti vuoti urbani, restituendo verde e spazi pubblici alla comunità e riutilizzando il suolo, creando impianti urbani innovativi, digitalizzati e sostenibili, che puntino al contrasto delle divisioni e del divario sociale tra zone limitrofe della città ed al contempo creino un contesto favorevole agli investimenti e alle opportunità di lavoro quale volano dello sviluppo.”

Evoluzioni delle Città

Evoluzioni delle Città

Oltre la metà della popolazione terrestre vive in grandi città. In Europa questo dato ha già superato il 75% e le previsioni più accreditate dicono che continuerà a crescere a ritmi serrati. Le nostre città continueranno ad attrarre popolazione. Diventa quindi necessario ripensare i modelli di crescita delle metropoli, secondo un modello di sviluppo sostenibile sia da un punto di vista ambientale che sociale ed infrastrutturale.

Il tema centrale è la riduzione del consumo di suolo e la rigenerazione di quelle aree urbane degradate, abbandonate o parzialmente utilizzate, che negli ultimi anni ha spinto ad un sostanziale ripensamento delle nostre città, diventando uno degli obiettivi prioritari da perseguire.

La presenza dei vuoti urbani all’interno del tessuto cittadino genera spesso situazioni di degrado fisico che si ripercuotono sull’immagine della città, sulla sua vivibilità creando, di frequente, tessuti cittadini adiacenti del tutto disomogenei e poco integrati sia socialmente che economicamente.

Una volta trasformate, tuttavia, queste aree diventano nuove centralità urbane d’eccellenza, il cui effetto positivo di rigenerazione si propaga fino ad estendersi indirettamente a tutti i quartieri vicini, innescando benefici straordinari tangibili per la città e per la popolazione nel suo insieme.

Uno dei principali ed indiscutibili vantaggi è la collocazione di queste aree nelle zone centrali delle città, accessibili e spesso già ben collegate ed infrastrutturate.

Sostenibilità Ambientale e Sociale

Sostenibilità Ambientale e Sociale

I cambiamenti climatici hanno oramai trasformato le priorità delle comunità sociali e condizionato le economie di tutto il mondo. I fattori di sostenibilità ESG – Environment, Social & Governance – sono divenuti un concetto imprescindibile per garantire alle future generazioni un pianeta vivibile anche nei prossimi decenni.

I governi di tutti il mondo negli ultimi anni hanno compiuto sforzi importanti, raggiungendo accordi globali senza precedenti, come l’Accordo di Parigi, in grado di cambiare le politiche di investimento in modo radicale, spingendo la trasformazione verso un’economia sostenibile e compatibile con l’ambiente, promuovendo e sostenendo una “transizione giusta” attraverso il sostegno economico ai settori che saranno più colpiti da questa graduale trasformazione.

L’ONU con l’Agenda 2030 ha tracciato la direzione con una Risoluzione a livello globale ed indica 17 obiettivi tutti in stretta connessione con i temi legati ai fattori ambientali e sociali.

L’Unione Europea, che oltre a varare un importante Piano Finanziario Pluriennale a sostegno del “green deal”, ha deciso di utilizzare tutta la propria forza finanziaria accedendo per la prima volta nella sua storia ai mercati finanziari, sfruttando il proprio rating ed attivando la leva del debito comunitario, per sostenere una transizione energetica a sostegno del contrasto ai cambiamenti climatici ed ampliando, così, molto significativamente le proprie capacità di investimento pluriennali.

Condizioni favorevoli agli investimenti e alle opportunità di lavoro

Condizioni favorevoli agli investimenti e alle opportunità di lavoro

La previsione di crescita esponenziale dei tessuti urbani, come risultato del duplice problema demografico:  immigrazione e contrazione della popolazione autoctona, l’aumento del divario sociale, i tassi di evoluzione tecnologica che modificano velocemente gli stili di vita e le esigenze dei cittadini e le possibili evoluzioni degli equilibri mondiali della globalizzazione, sono tutti elementi che devono far aprire importanti riflessioni sulla necessità di affrontare in modo strutturale le sfide che attendono la capitale nei prossimi decenni.

Tra i fattori più rilevanti per programmare una crescita “sostenibile” della città, sicuramente c’è quello di saper guardare al futuro programmando l’evoluzione del tessuto produttivo e lavorativo e le opportunità di investimento che si creeranno.

Far trovare la città pronta ad incoraggiare ed attrarre gli investimenti guidandoli secondo dei piani strategici di sviluppo ed espansione che indirizzino gli investimenti verso una elevata compatibilità e sostenibilità sia ambientale che sociale, sarà la vera sfida per la Capitale.

Investire e creare opportunità di sviluppo equivale a creare lavoro, necessario per la realizzazione di ogni individuo, ma è altrettanto necessario creare le condizioni necessarie per rendere fruibile ed ospitale la città.

Una città che sia pronta ad armonizzare, incentivare e promuovere gli investimenti per creare un “tessuto produttivo e lavorativo in grado di anticipare i cambiamenti”, che punti al futuro sostenibile.

Una città che ponga attenzione al lavoro, ma al contempo che sappia sviluppare in anticipo un modello urbano compatibili con esso e che sia in grado di anticipare i divari sociali, l’esplosione del caro vita e abbia la capacità di fornire adeguati livelli abitativi a prezzi compatibili con le capacità reddituali.